Orfani, poveri e terremotati. Il fulcro del suo postulato sono loro: i più deboli ed indifesi. Don Luigi Orione nasce a Pontecurone il 23 giugno del 1872 , il padre era un selciatore di strade mentre la mamma casalinga era una donna molto fedele. Fu ordinato sacerdote il 13 aprile del 1895 ma sin da giovane chierico, Don Orione, fu molto sensibile ai problemi sociali dell’epoca.
Dalla fine dell’800, assieme ad un gruppo di chierici fonda la Piccola opera della Divina Provvidenza approvata dal Vescovo nel 1903. Ma sono i deboli e i malati il suo più grande interesse. Lui stesso ha raccontao più volte di essersi travestito da infermiere per portare conforto al morente Primo Ministro Alessandro Fortis in maniera da non essere fermato dai compagni di partito del politico.
Morirà nella città di Sanremo nel 1940. Il suo corpo è esposto nel santuario di Tortona da lui stesso costruito nel 1889. Beatificato da Giovanni Paolo II i 26 ottobre del 1980 è stato proclamato santo dallo stesso Pontefice il 16 maggio del 2004. La canonizzazione della beatificazione di Don Orione fu decisa dopo la guarigione di Pietro Pennacca, detto Pierino. Settantotto anni della provincia di Alessandria, nel 1990 gli fu diagnosticato un tumore maligno ai polmoni. Data l’età avanzata del paziente i medici sconsigliarono sia l’intervento chirurgico che la chemioterapia gettando i familiari nello sconforto. Ma furono proprio loro a non arrendersi rivolgendo le loro preghiere proprio a Don Orione. Il malato nel giro di una settimana guarì e morì di vecchiaia nel 2001.